
Ecoreati in Campania, la situazione ad agosto
Discariche illegali, sversamenti, combustione di scarti e altri reati interessano tutta la regione: nessuna provincia esclusa.
Discariche illegali, sversamenti, combustione di scarti e altri reati interessano tutta la regione: nessuna provincia esclusa.
Denunciare l’inquinamento ambientale è un atto di amore verso la Natura, ma anche un dovere civico. Farlo è più facile di quanto si possa immaginare.
Le notizie di luglio non fanno ben sperare. Tra piccoli e grandi illeciti, la Campania non appare ancora dotata di un’apprezzabile cultura ambientale.
Oltre a quelli più evidenti, esistono altri segnali dell’inquinamento dei mari. Riconoscerli aiuta a preservare se stessi dai rischi a essi connessi.
Per rendere sicuro un luogo di lavoro, occorre conoscerne gli agenti cancerogeni. Pur essendo molteplici, alcuni sono comuni a più settori.
Quasi il 60% dei campioni prelevati in mare o alla foce dei fiumi risulta essere inquinato o fortemente inquinato. Lo stato di salute della Campania, insomma, non migliora.
Una ex cava di tufo divenuta uno sversatoio abusivo. Arriva dal quartiere Stella l’ultima notizia di ecoreato con imputato un imprenditore napoletano.
Lo smart working è una certezza, ma il lavoro è anche presenza. L’ufficio resta fondamentale, e renderlo sicuro rientra negli obblighi imprenditoriali
Per valutare correttamente il rischio nel settore alimentare, ogni datore di lavoro deve considerare diversi fattori di pericolosità. Scopriamo quali.
L’obbligatorietà del Documento di Valutazione del Rischio è sancita dalla legge. Ma ciò riguarda qualsiasi azienda?
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