Radon, verso la proroga per evitare la chiusura delle scuole

La Regione Campania ha imposto la misurazione del radon, un pericoloso gas che è la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo. La stessa istituzione, però, ammette che le scuole - che sono di competenza di comuni e province - non possono ottemperare agli obblighi di legge.

Aggiornamento: la Regione Campania ha prorogato le scadenze sul radon sia per privati che enti pubblici. La disposizione è contenuta nella Legge regionale n. 26 del 4 dicembre 2019.

Bambini in una scuola

Ad un mese dalla data di scadenza per l’avvio delle misurazioni del radon in Campania, questo pericoloso gas torna ad essere argomento di attualità politica. Sebbene la Legge regionale n. 13 del 08/07/2019 abbia fatto discutere soprattutto per i tempi stringenti e gli obblighi che ricadono su aziende, uffici e attività commerciali poste al piano terra, nei seminterrati e negli interrati, le disposizioni sul radon interessano anche “edifici strategici e destinati all’istruzione”. Proprio le verifiche obbligatorie sulle scuole hanno riaperto il dibattito politico, che ha portato poi all’ipotesi estrema di un rischio chiusura di un anno.

Le perplessità erano state espresse da alcuni presidi dell’Avellinese, che avevano palesato l’assenza cronica di risorse da un lato e la necessità di ottemperare agli obblighi di legge dall’altro. Le rimostranze dei dirigenti scolastici sono state ascoltate da Lucia Fortini, Assessore all’Istruzione della Giunta regionale campana, che a PrimaTivvù ha spiegato che la normativa sul radon apre due questioni:

La prima, la sicurezza dei nostri studenti; […]; d’altro canto stiamo parlando di scuole e dirigenti scolastici che non possono avere la responsabilità di una misurazione, senza avere le risorse a disposizione per effettuare questi controlli

Lucia Fortini.
L’intervista rilasciata a PrimaTivvù dall’Assessore Lucia Fortini.

Inoltre l’esigenza di effettuare una mappatura del radon nel rispetto anche di prossime e imminenti direttive nazionali, suggerirebbe, secondo l’Assessore Fortini, di “attendere, in modo che la direttiva regionale coincida con quella nazionale ed Europea”.

La proroga della scadenza sarebbe, in quest’ottica, più di un’ipotesi. “Le scuole non hanno risorse a disposizione”, riconosce Lucia Fortini. Del resto, ammette ancora l’Assessore, “Spesso troviamo tra le notizie di cronaca il fatto che non abbiano i soldi per la carta igienica” ed è su questo principio di realtà che la Regione sta seriamente valutando un percorso, circoscritto agli istituti scolastici, che passi attraverso la proroga dell’obbligo di misurazione del radon.

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