Costi di valutazione del rischio amianto: quali sono le variabili

Il DVR costa meno euro di una bonifica, ma individuare un prezzo unico e sempre valido è impossibile.
Fase di bonifica di amianto

Non sempre la presenza dell’asbesto implica una bonifica. Il nostro ordinamento ammette infatti che l’amianto sia presente in un determinato contesto, a patto che non rappresenti un pericolo per la collettività e che sia continuamente monitorato. Le fibre di amianto, infatti, diventano un pericolo soltanto se deteriorate o danneggiate, per cui l’azione di monitoraggio è finalizzata proprio a verificare l’integrità del materiale. A tale scopo il documento di valutazione del rischio viene in aiuto – ed è anzi un obbligo – ad amministratori di condominio, proprietari di immobili e responsabili d’azienda.


Perché il prezzo del DVR cambia
Vantaggi (e risparmi) derivati dal DVR


Perché il prezzo del DVR amianto cambia

Una valutazione del rischio amianto ha un costo che cambia in base a determinate variabili. Preventivare la redazione del DVR – buttare lì un “tot. euro” – senza una valutazione di questi elementi è poco serio e apre comunque a improvvise e poco gradite lievitazioni del prezzo. Vediamo nel dettaglio quali sono le variabili in questione.

1. Presenza (o meno) di documentazione pregressa

La presenza di altre valutazioni del rischio può facilitare il compito dei tecnici, identificando già i manufatti a rischio e indicandone la storia. Viceversa, in caso di documentazione assente o incompleta, bisogna risalire all’epoca di fabbricazione del prodotto, ricostruirne la storia e, preliminarmente alla valutazione del rischio, procedere ad una “mappatura” di tutte le strutture (edifici, impianti, ecc.) oggetto di indagine.

2. Quantità e qualità dei manufatti in amianto

Il numero dei manufatti da analizzare, i metri quadrati da controllare e la qualità stessa dell’asbesto rappresentano elementi fondamentali per preventivare il costo della valutazione del rischio amianto.

3. Raggiungibilità del manufatto in amianto

L’uso indiscriminato che si è fatto dell’amianto negli anni passati è stato tale che l’amianto si può trovare pressoché ovunque: coperture degli edifici, i pavimenti, le canne fumarie e le tubature in generale, ecc. L’accessibilità ai punti di indagine può rilevarsi talvolta complicata e necessitare di attrezzature e/o strumentazioni di supporto come, ad esempio, piattaforme elevatrici, ecc. Difficoltà che, ovviamente, non possono non portare a un aumento dei costi del DVR.

4. Ricorso ad analisi di laboratorio

Una valutazione completa e corretta non può limitarsi all’ispezione visiva e documentale e quindi necessita inevitabilmente del supporto di indagini di laboratorio. A seconda dei casi, potrà essere indispensabile prelevare un campione di materiale “incriminato” per sottoporlo ad analisi di verifica di presenza di amianto; mentre, in ogni caso, saranno necessari dei monitoraggi ambientali per la verifica dell’eventuale presenza di fibre di amianto aerodisperse nell’ambiente. Il numero delle indagini da fare dipende dalle dimensioni e dallo stato dei luoghi e pertanto, anche in questo caso, la variabile può incidere differentemente sui costi complessivi.

Vantaggi (e risparmi) derivati dal DVR

Abbiamo parlato delle variabili che stabiliscono il costo di una valutazione del rischio. È giusto ricordare, per completezza, i grandi vantaggi di una documentazione impeccabile. Il documento di Valutazione del Rischio, infatti, può evitare bonifiche inutili, sanzioni penali e, soprattutto, l’insorgenza di malattie mortali dovute all’esposizione a fibre di amianto.

In primo luogo, infatti, il DVR può comunicarci che la presenza dell’amianto nelle strutture non dovrebbe aver comportato problemi per le persone che frequentano o hanno frequentato i locali indagati. Un vantaggio che non si valuta in euro e che, ciononostante, vale più degli altri.

In secondo luogo, una corretta valutazione del rischio, ed il suo aggiornamento periodico, può evitare, qualora ve ne siano le condizioni, di sostenere i costi di una bonifica… ben più ingenti di un DVR.

Infine – vale la pena ricordarlo solo per chi non dovesse avere a cuore la salute pubblica – la valutazione del rischio in caso di manufatto con presenza di amianto è un obbligo di legge ed effettuarla permette di non incappare in sanzioni amministrative o, in casi limite, anche penali.

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