Non solo in Campania, ma in tutta Italia si va verso la riapertura dei centri sportivi. Per quanto riguarda le piscine, è necessario garantire la qualità dell’acqua, attraverso analisi periodiche di laboratorio.
Il virus permane su carta, smartphone, legno, acciaio, banconote, vestiti e altri materiali per un periodo diverso da caso a caso. L’Istituto Superiore della Sanità fa chiarezza.
Il 4 maggio si riparte. Chi per due mesi ha dovuto sospendere le attività o lavorare da casa, si prepara adesso a rientrare in uffici,
Secondo l’ONA il picco di malattie legate all’asbesto si avrà tra il 2025 e il 2030.
L’emergenza sanitaria da Covid19 non è finita. Si torna dunque negli uffici solo a patto di rispettare le indicazioni del Governo in materia di contrasto e contenimento della diffusione del virus.
Tra gli adempimenti non prorogati, ricordiamo l’analisi periodica dei rifiuti, la dichiarazione delle emissioni e l’iscrizione annuale ai registri provinciali.
Si riduce la presenza di monossidi e biossidi di azoto, ma non il particolato… perché?
L’SNPA, riprendendo l’Istituto Superiore di Sanità, invita a fare attenzione a promuovere misure straordinarie di disinfezione degli esterni, laddove l’ipoclorito di sodio, usato in maniera massima, può danneggiare persone, animali, colture e falde.
Prima di realizzare l’obiettivo “rifiuti zero”, bisogna raggiungerne un altro: formulare regole e organizzare metodi che rendano omogenei i controlli.
Sono 32 milioni le tonnellate di amianto sparse in Italia, contro le quali si stanno sbloccando fondi e si è avviato un gruppo di studio presieduto da Raffaele Guariniello, l’ex Procuratore noto per l’inchiesta sulle fabbriche Eternit in Italia.
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